Carlomanno e carlo magno biography
Si aggiunga che Tassilone poteva vantare, nei confronti della Chiesa, gli stessi meriti di Carlo in quanto ai rapporti con il clero e alla costruzione di abbazie, monasteri e chiese. Inoltre Carlo pretese la consegna non di semplici ostaggi, ma di Teodone , figlio maggiore e coreggente di Tassilone, prendendo di fatto nelle sue mani il potere del paese.
Carlo, che non aspettava altro, ne venne a conoscenza scoprendo, tra l'altro, un'alleanza stipulata tra il cugino e il principe longobardo Adelchi che era frattanto riparato a Costantinopoli ; durante l'assemblea dei grandi del regno convocata nel a Ingelheim , lo fece arrestare mentre i suoi inviati arrestavano la moglie e i figli che erano rimasti in Baviera.
Tassilone e i figli maschi furono tonsurati e rinchiusi in monasteri, Liutperga fu esiliata e le due figlie femmine furono anch'esse imprigionate in separate abbazie. Essi, insieme agli appartenenti a un'etnia affine, i Bulgari , assoggettarono i vari popoli slavi che stanziavano sul territorio. Pur riconvertendosi all'allevamento e alla pastorizia, non rinunciavano ad effettuare ripetute scorrerie ai confini del regno carolingio e dell' Impero bizantino.
Vennero istituiti dei comandi militari alla frontiera come la Marca Orientale costituente la futura Austria , per meglio coordinare le manovre dell'esercito e nel le truppe franche procedettero all'invasione, percorrendo il Danubio su entrambe le sponde. L'esercito a nord era guidato dal conte Teoderico e accompagnato da una flotta di chiatte e barconi incaricata di trasportare rifornimenti e permettere una rapida comunicazione tra le due sponde.
Contemporaneamente un altro esercito si muoveva sul versante sud del fiume, comandato personalmente da Carlo, accompagnato dal figlio Ludovico , re d' Aquitania. Generalmente, i re franchi si presentavano come naturali difensori della Chiesa cattolica , avendo "restituito" al pontefice ai tempi di Pipino quei territori dell' Esarcato di Ravenna e della Pentapoli che per concezione comune erano creduti appartenenti al Patrimonio di san Pietro.
Carlo sapeva bene che al papa importava soprattutto ritagliare un sicuro territorio di sua pertinenza in Italia centrale, libero da altri poteri temporali, compreso quello bizantino. I rapporti tra l'Imperatore e papa Adriano I sono stati ricostruiti dalla letteratura delle missive epistolari che i due si scambiarono per oltre un ventennio. Il clero franco, ritenuto sottomesso al papa, non era neanche stato invitato, e Adriano aveva accettato le risoluzioni conciliari.
Alla morte del pontefice, nel , devotamente e sinceramente compianto da Carlo, assunse la tiara papa Leone III , papa di origine modesta e privo di appoggi fra le grandi famiglie romane. Immediatamente fu inviata una commissione nella Francia meridionale, terra di diffusione dell' adozionismo , con il compito di ristabilire l'obbedienza alla Chiesa di Roma.
Da qui, non si sa se di sua iniziativa o su invito di Carlo, si fece condurre presso il re, che si trovava a Paderborn , sua residenza estiva in Vestfalia. Gli oppositori del pontefice, intanto, gli ingiunsero di prestare un giuramento con il quale respingeva le accuse di lussuria e spergiuro ; in caso contrario avrebbe dovuto lasciare il seggio pontificale e rinchiudersi in monastero.
La nascita di un nuovo Impero d'Occidente non fu ben accolta dall'Impero d'Oriente che tuttavia non aveva i mezzi per intervenire. Sulla questione autorevoli studiosi, in primis Federico Chabod , hanno ricostruito la vicenda dimostrando come la versione di Eginardo rispondesse a precise esigenze di ordine politico, ben successive all'accaduto, e come essa fosse stata costruita ad arte per le esigenze che s'erano venute affermando.
Inizialmente le cronache coeve concordavano sul fatto che Carlo fosse tutt'altro che sorpreso e contrario alla cerimonia. Secondo un'altra interpretazione P. I rapporti con l' impero bizantino furono saltuari. L'incoronazione di Carlo quale imperatore fu comunque un atto che fece irritare Costantinopoli, che accolse la notizia con derisione e disprezzo; [ 81 ] la maggiore preoccupazione era l'incognita costituita dal sorgere di una nuova potenza che si poneva allo stesso livello dell'impero d'Oriente.
Probabilmente il freddo clima di Aquisgrana in cui il pachiderma era costretto a vivere lo fece deperire fino a condurlo alla morte per congestione. L'Imperatore ne pianse, ordinando tre giorni di lutto in tutto il regno. Nell' fu affidata a Carlo il Giovane una spedizione contro re Goffredo di Danimarca , che aveva tentato di sconfinare in Sassonia ottenendo anche qualche buon risultato.
Carlo diede immediatamente ordine di costruire una flotta e di radunare un esercito che volle guidare personalmente, ma prima che potesse intervenire gli invasori, che probabilmente si rendevano conto di non poter sottomettere stabilmente quella regione, si ritirarono nello Jutland. Carlo aveva unificato quasi tutto quello che restava del mondo civilizzato accanto ai grandi imperi arabo e bizantino ed ai possedimenti della Chiesa, con l'esclusione delle isole britanniche, dell'Italia meridionale e di pochi altri territori.
Un tale giuramento giustificava pertanto il diritto di vita e di morte da parte del sovrano. Il governo centrale era costituito dal palatium. Sotto questa denominazione si designava non una residenza, ma il complesso dei collaboratori alle sue dipendenze, che seguivano il re in tutti gli spostamenti: organo puramente consultivo, era costituito da rappresentanti laici ed ecclesiastici, uomini di fiducia a contatto quotidiano con il sovrano, che lo aiutavano nell'amministrazione centrale.
In un impero di dimensioni talmente rilevanti, questo tipo di suddivisione e frammentazione del potere in senso gerarchico era l'unico sistema per poter mantenere un certo controllo sullo Stato. Il potere centrale, che si esplicava nella persona dell'imperatore, consisteva essenzialmente in un ruolo di guida del popolo, di cui doveva assicurare la difesa e la tutela della giustizia tramite i suoi funzionari.
Il punto debole di questa struttura era costituito dai rapporti personali che questi plenipotenziari intrattenevano con l'imperatore, e soprattutto dall'intrecciarsi degli interessi personali dinastici e fondiari con quelli dello Stato: un equilibrio fragile che non sarebbe sopravvissuto a lungo alla morte di Carlo. Tutte queste norme denunciano una sorta di sfaldamento dell'impero ed il coraggio, da parte dell'imperatore, di denunciare, smascherare e combattere abusi e soprusi che forse, in tempi di campagne militari, non sarebbe stato opportuno evidenziare.
Di particolare interesse alcune disposizioni riguardanti la costruzione di navi e la creazione di una flotta, proprio nel periodo in cui dalla Scandinavia il popolo dei Normanni cominciava a rendere insicure le coste settentrionali dell'impero. Tra il e il estese in tutto il regno un sistema basato sul monometallismo argenteo, che si basava sul conio del denaro d'argento con un tasso fisso.
Per oltre cento anni il denaro mantenne comunque inalterato peso e lega. Fu stabilita una riforma della composizione delle giurie , che dovevano essere costituite da professionisti, gli scabini esperti di diritto , che sostituirono i giudici popolari. Al dibattimento, inoltre, non dovevano partecipare altre persone se non il giudice il conte , coadiuvato da vassalli , avvocati, notai, scabini e dagli imputati direttamente interessati alla causa.
Nessun accenno fu fatto nella spartizione per l' Istria e la Dalmazia , regioni critiche per i rapporti con Costantinopoli e tuttora contese. Il documento prevedeva il divieto di suddividere ulteriormente i regni, in modo da evitare una futura frammentazione; in caso di morte prematura o di mancanza di eredi di uno dei fratelli si sarebbe proceduto ad un'ulteriore spartizione tra quelli superstiti.
Del fronte comune non se ne fece nulla, i Bizantini persero terreno in Italia meridionale, abbandonando definitivamente la Sicilia a tutto vantaggio dei Franchi , e i Saraceni avanzarono, occupando per oltre un secolo l'isola, oltre alle coste della Provenza e della Settimania [ ]. L'attenzione di Carlo, che pensava alla ristrutturazione e al governo del suo regno, rivolgeva particolare attenzioni a quell' Impero romano di cui si faceva prosecutore sia nel nome, sia nella politica.
La Rinascita carolingia ebbe una natura essenzialmente religiosa, ma le riforme promosse da Carlo Magno assunsero una portata culturale. La riforma della Chiesa, in particolare, si proponeva di elevare il livello morale e la preparazione culturale del personale ecclesiastico operante nel regno. Nell' Epistola de litteris colendis si prescrisse a preti e monaci di dedicarsi allo studio del latino, mentre con l' Admonitio Generalis del fu ordinato ai sacerdoti di istruire ragazzi di nascita sia libera sia servile [ ] , ed in ogni angolo del regno e poi dell' Impero sorsero delle scuole vicino alle chiese ed alle abbazie.
Sotto la direzione di Alcuino di York , intellettuale dell' Accademia Palatina , vennero redatti i testi, preparati i programmi scolastici ed impartite le lezioni per tutti i chierici. Anche l'elaborazione e l'introduzione nei vari centri monastici ed episcopali del nuovo sistema di scrittura si deve all'influenza di Alcuino. Da quei caratteri derivarono quelli utilizzati dagli stampatori rinascimentali , che sono alla base di quelli odierni.
Re dei Longobardi. Re d'Aquitania. Duchi di Lotaringia. Carlomanno venne inumato nella chiesa abbaziale di Saint-Remi , a Reims. Altri progetti. Indice sposta nella barra laterale nascondi. Voce Discussione. Leggi Modifica Modifica wikitesto Cronologia. Strumenti Strumenti. In altri progetti. Wikimedia Commons Elemento Wikidata. Origine [ modifica modifica wikitesto ].
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Carlomanno e carlo magno biography
Vai al contenuto. La litigiosa famiglia dei Carolingi: Carlomanno, il fratello minore di Carlo Magno La dinastia dei Carolingi era litigiosa fin dalle origini. Carlo V La sostanza della storia si perde. Del resto l'importanza della storia, nelle decisioni della vita di ognuno di noi, rimane un dato di fatto ineludibile. Divulgazione prima di tutto.
Lasceremo agli storici i dibattiti legati alla interpretazioni, cercando non di giudicare, ma di comprendere la storia, e accennando alle questioni storiografiche ritenute fondamentali. Carlo Martello nabla freemail. Nell'epoca antecedente vedemmo anche cessare la divisione fra ariani e cattolici : una sola fede stringe tutte le popolazioni germaniche che occuparono il territorio romano.
Qui in breve ripercorriamo l'intero periodo di Carlo Magno. In Italia, alla morte di Astolfo, i Longobardi proclamarono re Desiderio. Rachis fece un tentativo per ritornare sul trono, ma dovette rassegnarsi a rientrare nel suo convento dov'era stato recluso. Il re longobardo comprendeva che se non si fosse impossessato, con qualsiasi mezzo, di tutta l'Italia, i suoi avversari avrebbero definitivamente soppresso il suo regno, stritolandolo da nord e da sud.
A Pipino il Breve, come vedemmo, erano successi i due figli, Carlo detto poi Magno , che avea allora 26 anni, nella Neustria, e Carlomanno, nell'Austrasia. Essendo discordi i due fratelli, la loro madre, Bertrada, consigliatasi con i grandi del regno, credette di giovare alla sicurezza di questo stringendo amichevoli relazioni con i Longobardi.
Bernardo e ne condusse egli stesso un altro attraverso il Moncenisio. Il ducato del Friuli, che difendeva il confine orientale del regno longobardo, divenne una marca. L'Istria, che, tolta ai Goti dai Greci, aveva sempre resistito ai Longobardi e si reggeva con forme libere, fu essa pure assoggettata. Il duca di Benevento assunse il titolo di principe, e per qualche tempo rimase indipendente.
I Bizantini rimasero in possesso delle isole Sardegna, Sicilia e Corsica , di alcuni porti della Puglia, dell'attuale Calabria, del ducato di Napoli e, nominalmente, della laguna veneta. Ma le isole di questa laguna, abitate fin dai tempi di Teodorico, da una popolazione di audaci navigatori costituita da profughi della terraferma circostante, durante il dominio bizantino erano governate da tribuni, dipendenti dall'esarca di Ravenna e confermati dall'imperatore bizantino, mentre per gli affari ecclesiastici dipendevano dal patriarca di Grado.
Anche Napoli, Amalfi e Gaeta aspiravano frattanto all'indipendenza. In ogni luogo, dal Reno all'Elba, vi sono statue, immagini e monumenti che lo rammentano. Forse egli nacque in aprile o in febbraio dell'anno nel castello d'Ingelheim, presso Magonza. Dote utile, in un tempo in cui Pipino il Breve aveva dovuto uccidere un feroce leone per farsi perdonare la statura piuttosto bassa.
Con la sua spada Gioiosa ti tagliava netto un uomo a cavallo coperto di tutt'armi". I suoi figli maschi furono sei, otto le figlie. Alcuni vogliono che il suo nome non significhi latinamente Carolus magnus, ma Carl-mann uomo forte. Nel , seconda campagna : tutte le forze franche vi sono impegnate. Carlo giunge all'Ocker: i Sassoni si sottomettono e gli danno ostaggi.
La sollevazione dei Longobardi , promossa da Adelchi e sostenuta dai duchi di Benevento e del Friuli e da altri grandi, costrinse il re de' Franchi a scendere in Italia. Segui un anno di pace; ma in quello appunto i Sassoni -lasciate di dispute tribali- si unirono contro il comune nemico, mentre Carlo volgeva le armi verso l'opposta parte del suo regno, contro gli Arabi di Spagna, dove l'invocava un partito avverso agli Ommiadi Parecchi signori musulmani riconobbero la sua supremazia.
Ma di questo glorioso eroe la storia non sa quasi nulla di preciso. Sopraggiunse Carlo e li respinse fino all'Elba. Le truppe sassoni - assoggettate e spedite contro gli Slavi, si sollevarono per via e massacrarono i Franchi L'anno dopo scoppia un incendio di rivolta generale: per tre anni dal al si guerreggia. E se a Carlo non fosse riuscito di cattivarsi Vitichindo, forse la storia non avrebbe potuto registrare il suo trionfo definitivo.
Tanto vero che, pur privati dei loro migliori capi, nel i Sassoni facevano ancora resistenza con la guerriglia. Carlo, per assicurarsene, dovette -di volta in volta- sradicarli in gran parte dal paese, sostituendoli con popolazioni amiche.